lunedì 18 luglio 2011

Progetto Arrow-Bio per lo smaltimento rifiuti a Civitavecchia

 da: Micaela Gadler
Alcuni articoli per capire meglio cosa propone Civitavecchia e soprattutto l'impatto
 sulla cittadinanza del nuovo impianto della Arrow-Bio


 Arrow Bio, Galletta: Ma Sbrozzi dove vive?
 Scritto da Redazione Lunedì 21 Giugno 2010 19:25
 Continua a far discutere il recente convegno promosso dal Partito
 Democratico sul tema dei rifiuti. Un'iniziativa che è stata anche
 l'occasione per tornare a parlare del sistema Arrow Bio, tornato al
 centro del dibattito per via della bocciatura dell'assessore
 provinciale Michele Civita, a cui ha replicato il consigliere di
 maggioranza Riccardo Sbrozzi, stizzito anche per le critiche mosse
 dall'ex assessore Aldo De Marco e da Freedom. Le parole di Sbrozzi,
 però, non sono andate giù alla coordinatrice del Pd locale, Roberta
 Galletta. Leggi la nota.


 “Le parole dell'Assessore Provinciale Michele Civita intervenuto di
 recente a Civitavecchia sulla questione dei rifiuti evidentemente o
 non piacciono o non sono intese dai componenti della maggioranza di
 questa Amministrazione che pensa di gestire allegramente questioni di
 vitale importanza per la comunità civitavecchiese. Non è che il metodo
 Arrow Bio sia sbagliato in se e per se ma non risponde alle direttive
 in materia di rifiuti emanate dalla Comunità Europea e visto che
 l'Italia e con essa Civitavecchia appartengono territorialmente alla
 detta Comunità, si devono adeguare per forza di cose alle direttive
 europee. Ergo è ovvio che la nostra città non possa sostenere ed
 accogliere nel proprio comune, come in quello di tutte le centinaia di
 città d'Europa, il progetto Arrow Bio. Israele, paese medio orientale,
 e gli Stati Uniti e l'Australia, due stati e continenti diversi per
 una serie di elementi dall'Europa, sono i soli tre paesi, non “altri
 paesi” in generale, che utilizzano la tecnologia Arrow Bio. Quindi mi
 pare un tantinello affettato e soprattutto presuntuoso pensare che la
 nostra città con tutti i disastri che sopporta debba proporsi come
 “cavia” per questo “esperimento ambientale”. Le parole dell'assessore
 Civita riprese dalle due televisioni locali, quindi, mi pare che non
 lascino spazio ad interpretazioni strumentali da parte della
 maggioranza di questa amministrazione, richiamata in più di una
 occasione a fare il proprio dovere proprio dalla Provincia di Roma che
 ha sottolineato come solo Civitavecchia sia l'unico Comune a non aver
 utilizzato i fondi provinciali per la messa in atto della raccolta
 differenziata e che tutta l'Europa, continente evoluto, sta facendo
 per ridurre non solo le discariche ma il consumo sfrenato e ad ogni
 costo che produce rifiuti. Forse Sbrozzi non sa che non solo
 Civitavecchia ma l'intero pianeta Terra rischia di soffocare sotto i
 rifiuti e che una buona pratica che tenda al recupero e al riutilizzo
 dei materiali che quotidianamente mettiamo nella secchio della
 spazzatura può portare benefici sia in termini ambientali che
 economici. Se il consigliere Sbrozzi fosse intervenuto al convegno
 avrebbe anche potuto sapere che i rifiuti aumentano perché c'è una
 cultura sbagliata imperante che è quella del consumismo a tutti i
 costi e che tutte le scuole della nostra città e i civitavecchiesi,
 molti di buona volontà, da molto tempo, nonostante il disinteresse di
 questa amministrazione, mettono in pratica la raccolta differenziata
 nelle proprie strutture e abitazioni. Se solo si fosse affacciato
 all'Aula Pucci il consigliere Sbozzi avrebbe potuto ascoltare gli
 interventi tecnici di due “teste pensanti” non asservite al potere di
 corte, un fisico e un ingegnere, che hanno evidenziato la non
 fattibilità e anzi le conseguenze negative del progetto Arrow Bio.
 Infine un chiarimento “linguistico” per il consigliere Sbrozzi circa
 il titolo del convegno organizzato dal Partito Democratico. Dicasi
 emergenza una circostanza, una situazione che presenta una difficoltà
 imprevista, difficile da gestire immediatamente. Ma il consigliere
 Sbozzi dove vive? Non vede che Civitavecchia rischia di fare la stessa
 fine di Napoli e di Palermo? Anche se la televisione di Stato ormai
 non manda in onda i servizi giornalistici relativi, visto che ormai
 siamo in piena austerità di libera informazione, le vicende relative
 ai rifiuti dei capoluoghi di provincia campano e siciliano hanno
 dimostrato che solo l'intervento del Governo e dell'esercito sono
 stati risolutivi, peratro solo temporaneamente, in situazioni di
 emergenza che da tempo venivano annunciate. Infine ricordo al
 consigliere Sbrozzi che solo qualche settimana fa la capacità della
 discarica di Fosso del Crepacuore è stata aumentata per far posto ad
 ulteriore immondizia indifferenziata e che sarebbe potuta diminuire se
 tre anni fa, all'insediamento della sua Amministrazione Moscherini e
 la sua allegra maggioranza, si fossero attivati per rilanciare la
 raccolta differenziata. Se questa non è emergenza”.

 Roberta Galletta
 Coordinatrice Circolo Partito Democratico Civitavecchia



 Da Fiumicino-online del 24/05/2011
 Satta: "L’intelligenza e la lungimiranza del sindaco Moscherini e del
 presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, è un segnale
 importante"
 "Civitavecchia sarà il primo Comune in Italia a sperimentare Arrow
 Bio, la nuova tecnologia israeliana che per primo tentai di introdurre
 a Fiumicino nel 2008 - ha dichiarato il consigliere comunale Luigi
 Satta - inserendo nel mio programma di candidato a sindaco il sistema
 ZENC, Zero emissioni No combustioni, il quale permette di riciclare
 rifiuti, facendo guadagnare amministrazione e cittadini. E archiviando
 definitivamente il dibattito su termovalorizzatori e differenziata,
 svolta direttamente nello stabilimento".
 "Il porta a porta in particolare - prsegue Satta - se avviato, deve
 portare agevolazioni economiche ai cittadini, con una riduzione delle
 tasse, poiché a tale impegno per le famiglie risulterebbe di contro un
 alleggerimento del lavoro dello stabilimento. Il concetto deve essere:
 la cultura del differenziare i rifiuti aiuta il processo di
 smaltimento e riciclo all'interno dello stabilimento e dunque deve far
 guadagnare tutti, cittadini in primis. Inserendo la differenziazione
 dell’umido con Arrow Bio, per esempio, avremmo subito tariffe
 ribassate del 50 per cento. Altrimenti a fare business finisce per
 essere sempre e solo il gestore della discarica".
 "L’intelligenza e la lungimiranza del sindaco Moscherini e del
 presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, al contrario, è un
 segnale importante per chi nel terzo secolo ancora si ostina a
 spalleggiare sistemi obsoleti, che non portano ricchezza né migliorano
 la qualità della vita dei cittadini - ribadisce il consigliere Satta -
 il sì della Regione Lazio e del comune di Civitavecchia al progetto
 Arrow Bio se non è una vittoria è comunque una scelta epocale per la
 nostra nazione, una vera scelta, presa senza timori, guardando al
 futuro, con la consapevolezza di dover necessariamente cambiare rotta
 per navigare verso un approdo sicuro. Una politica con la P maiuscola,
 che prenda in esame le reali esigenze dei cittadini e non di se
 stessa, non può non tenere conto di tecnologie innovative come quella
 di Arrow Bio, a impatto zero, di gran lunga più sicura, conveniente ed
 efficace delle varie ipotesi fin qui spiattellate per risolvere il
 problema rifiuti".
 "Un vero grazie va alla politica che finalmente riesce a dare ai
 cittadini risposte che questi attendono da anni - conclude Luigi Satta
 - un grazie alla Presidente Renata Polverini, che senza togliere nulla
 ad altri, ha mostrato da sempre attenzione ai problemi di una Regione
 confinante con la Campania. Risolvere il nodo rifiuti è ormai non più
 prorogabile, ma questo deve avvenire senza subire le pressioni di
 lobby del settore, ma dialogando con cittadini e imprenditori per far
 comprendere loro che tutti con Arrow Bio possono fare business,
 amministrazioni comprese".





 01-06-2011 15:30

 "Rifiuti, l'unica alternativa si chiama Arrow-bio"
 Satta (Fli): "Il nuovo sistema permette di abbattere i costi di
 raccolta e di smaltimento"
        Il Faro on line - Il consigliere comunale Luigi Satta, ha espresso
 parere favorevole all’ordine del giorno anti-Malagrotta bis presentato
 questo pomeriggio in consiglio dai gruppi Pd e Idv.
 “Le rassicurazioni del sindaco - ha sottolineato Satta - mi hanno
 convinto. Rimarrò comunque vigile su iniziative sospette”. Nel suo
 intervento Satta ha nuovamente sottoposto all’attenzione del consiglio
 comunale il metodo Arrow Bio: “Civitavecchia sarà il primo Comune in
 Italia a sperimentare Arrow Bio, la nuova tecnologia israeliana che
 per primo tentai di introdurre a Fiumicino nel 2008, inserendo nel mio
 programma di candidato a sindaco il sistema ZENC, Zero emissioni No
 combustioni, il quale permette di riciclare rifiuti, facendo
 guadagnare amministrazione e cittadini. E archiviando definitivamente
 il dibattito su termovalorizzatori e differenziata, svolta
 direttamente nello stabilimento”.
 Il processo Arrow Bio permette di abbattere i costi di raccolta e
 smaltimento rifiuti, con standard elevatissimi e livelli di
 differenziata del 75 per cento, impensabili in Italia. Tratta rifiuti
 indifferenziati e permette di recuperare materiali riciclabili:
 metalli ferrosi e non ferrosi, plastica e vetro. E in più produce
 biogas, una fonte di energia alternativa pulita che viene poi
 utilizzata per il trasporto o per la produzione di energia elettrica o
 termica, fertilizzante e acqua. La tecnologia di Arrow Bio è l’acqua.
 Acqua utilizzata per il trattamento dei rifiuti, per la separazione
 dei rifiuti. L'acqua con la quale è possibile raggiungere percentuali
 di materiale recuperato più alte e compost molto più pulito rispetto
 ad altri processi. Meno polveri e cattivi odori.
 “Per una volta - conclude SAtta - la politica faccia uno scatto
 d’orgoglio e guardi al di là del proprio naso. Ci sono comuni che
 gestiscono in prima persona siti di stoccaggio dei rifiuti guadagnando
 e facendo guadagnare anche i cittadini che hanno acquistato le azioni
 delle Spa gestori dell’immondizia. In questo momento servono scelte
 coraggiose e lungimiranti”.
 Civitavecchia, prima città a sperimentare lo smaltimento di rifiuti
 Arrow Bio


 25 gennaio 2011 15:53
  Civitavecchia sarà la prima città a sperimentare il sistema di
 smaltimento di rifiuti Arrow Bio. Il sindaco Gianni Moscherini lo ha
 confermato oggi, indicando nei prossimi due mesi il termine entro il
 quale si definiranno gli accordi con la società israeliana
 proprietaria del brevetto del sistema di trattamento, che consente di
 raggiungere livelli di differenziazione dell’80% a valle del
 conferimento. In parole povere, quando lo stabilimento sarà
 funzionante, i civitavecchiesi potranno gettare i rifiuti tal quale
 nei cassonetti: essi saranno poi divisi meccanicamente attraverso
 flussi d’acqua e getti d’aria. La frazione umida sarà stoccata in
 maniera tale da produrre biogas e rendere quindi indipendente lo
 stabilimento dal punto di vista energetico. Una volta raggiunto
 l’accordo, si dovrà arrivare alla definizione di procedimenti
 burocratici, ma si pensa comunque di poter aprire i lavori per la
 realizzazione dell’impianto entro l’anno in corso. Nel corso del 2012
 esso, infine, entrerebbe in funzione. Ampiamente soddisfatto il primo
 cittadino di Civitavecchia. «Quando ci siamo insediati – ha ricordato
 Moscherini – avevamo altri cinque mesi di tempo prima di andare in
 emergenza rifiuti e un ricorso al Tar che ci dava torto sul sistema di
 trattamento degli stessi scelto dalle precedenti amministrazioni. In
 questi tre anni siamo riusciti a ottenere una nuova discarica
 provvisoria, risolvere a nostro favore il contenzioso al Tar e farci
 accordare dalla nuova amministrazione regionale, attraverso la
 Presidente Polverini e l’Assessore Di Paolo, la sperimentazione del
 sistema Arrow Bio. Abbiamo quindi un sistema che ci consente di
 ribadire con forza il nostro no a nuove discariche, sia in
 insediamento militari che nei Comuni del comprensorio, e allo
 smaltimento del cdr nelle centrali termoelettriche». Lo stabilimento
 sarà realizzato, ad opera di imprese locali, su terreno di proprietà
 comunale in località Poggio Elevato con investimenti esterni (si parla
 di una cifra compresa tra i 20 e i 30 milioni di euro complessivi), ma
 il Comune parteciperà alla società di gestione con utili che saranno
 reinvestiti sul territorio attraverso la società Holding Civitavecchia
 Infrastrutture.

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