venerdì 30 settembre 2011

RELAZIONE DEL 29/9/2011 SULL’INCONTRO TRA IL COORDINAMENTO RIFIUTI ZERO PER IL LAZIO ED IL PREFETTO PECORARO

RELAZIONE DEL 29/9/2011 SULL’INCONTRO TRA
IL COORDINAMENTO RIFIUTI ZERO PER IL LAZIO ED  IL PREFETTO PECORARO


Erano presenti:

Il Prefetto Pecoraro
3 assistenti dello stesso
Massimo Bistacchia
Andrea Cavola
Celestino Viscusi
Claudio Lauteri
Maurizio Melandri e Sergio Apollonio di Malagrotta
Nando Bonessio (Verdi)
Massimo Piras
una rappresentante di Riano

La riunione ha avuto uno svolgimento aperto e relativamente disteso. E' iniziata alle 12:00 ed è terminata alle 13:15. L'atteggiamento del Prefetto ci è sembrato chiaro, trasparente e deciso. Non sono stati usati giri di parole da nessuno dei presenti.
In merito agli articoli usciti oggi su il quotidiano La Repubblica ha precisato che ancora non è stata presa alcuna decisione (nessuno ci ha creduto).
Il Prefetto ci ha rappresentato in modo chiarissimo il suo ruolo, che consiste nello svolgere tre compiti principali:
1) chiudere Malagrotta al 31/12
2) individuare un nuovo sito temporaneo per la durata di 36 mesi
3) evitare categoricamente l'emergenza rifiuti a Roma
 E' stata espressa la ferma volontà di chiudere Malagrotta, che se sarà necessario, sarà prorogata per necessità contestuali di 1-2 mesi al massimo.
Allo stesso tempo il prefetto ha sottolineare che SONO ESCLUSE dalle sue competenze sia la scelta del sito finale definitivo che qualunque capacità di intervenire su un cambiamento di tendenza delle Amministrazione verso la raccolta differenziata, responsabilità che ha ribadito essere in capo alle amministrazioni stesse e che dovrà emergere dal piano rifiuti regionale.
E' sua opinione personale che per arrivare al 60% a Roma di raccolta differenziata ci vogliano almeno 5 anni, se tutto va bene!!!!!!
Il suo compito è quello di attenersi a ciò che è indicato nella sua nomina a Commissario Straordinario ed è quello che ha intenzione di portare avanti, si occuperà solo di quello.
Gli strumenti giuridico-amministrativi specifici in suo possesso sono due: il Piano Regionale dei Rifiuti (e parliamo del Piano 2004 di Storace!) e lo Studio Preliminare della Regione per l'individuazione di  7 siti.
Ci è stato ribadito più volte che il sito temporaneo (della durata di 36 mesi) verrà scelto tra i 7 siti inseriti nell'analisi preliminare della Regione, due tecnici sono già al lavoro per relazionarlo al fine che lui possa prendere la decisone finale. In questo senso ci ha invitato a fornire eventuale materiali in nostro possesso al fine di agevolarlo nella scelta che si appresterà a fare. Noi abbiamo prodotto (grazie a coloro che hanno già presentato il ricorso al TAR - Messedaglia ed altri) 3 perizie tecniche giurate: geologica, urbanistica e archeologica, oltre a 3 lettere della Sovraintendenza ai Beni Culturali forniteci da Lauteri.
Monti dell'Ortaccio è stato già escluso dalla lista per motivi che non ci sono stai indicati, quindi in realtà la scelta è ristretta ulteriormente ai restanti 6 siti.
Sollecitato sull'ipotesi di incidere con atti formali sulle scelte di indirizzo in materia di rifiuti delle varie amministrazioni o della stessa AMA ha risposto che nella sua veste di Commissario non ha alcuna competenza.
Ci è stato altresì sottolineato che perchè si compia fra 36 mesi la messa a regime del sito finale per lo smaltimento dei rifiuti, le decisioni e tutti gli atti amministrativi dovranno esser compiuti almeno 1 anno e mezzo prima di tale scadenza. Tale indicazione dovrà emergere dal Piano rifiuti Regionale (il cui iter amministrativi è attualmente bloccato)
Il Prefetto ha sottolineato più volte che nel compiere la sua scelta terrà in considerazione anche ulteriori indicazioni che potrebbero arrivargli dalle amministrazioni regionali.
Inoltre nel corso della discussione ci sono state date alcune indicazioni indirette su quello che noi possiamo ancora fare per dire la nostra.Inoltre nel corso della discussione ci sono state date alcune indicazioni indirette su quello che noi possiamo ancora fare per dire la nostra.

1) intervenire sul Piano Rifiuti Regionale
2) impugnare la sua nomina  
Per incidere sul primo punto risulta importante che la mozione che andrà in discussione tra il 12 e 13 prossimo sia approvata. Per cui è fondamentale a questo punto concentrare tutte le nostre attenzioni particolari sui signori amministratori del Consiglio Regionale a partire dal 12 ottobre. Non più tardi di ieri in Consiglio Regionale ci è stato sottolineato come l'amministrazione fosse state esautorata della sua funzione decisionale e della sua incapacità di incidere in alcun modo sulle decisioni del Commissario stesso.
L'impugnazione della sua nomina invece sarà oggetto di una riunione già fissata per lunedì presso il Casale del Castellaccio a cui parteciperanno anche i vari avvocati già finora coinvolti, al fine di preparare un ricorso al TAR in brevissimo tempo. Verrà valutata anche l'ipotesi di fare ricorso anche sulla dichiarazione di stato di emergenza rifiuti proclamata dalla Regione Lazio.

Vi sollecito a tenere duro perchè fino ad ora ci siamo solo scaldati i muscoli: la partita vera è appena iniziata!!


Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio

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