Roma 28 luglio 2011.
AI Presidente del Consiglio Regionale del Lazio
on. Mario Abbruzzese
MOZIONE
Oggetto: Parere negativo del Consiglio Regionale alla localizzazione di un inceneritore e di una discarica, a servizio di Roma Capitale e dei Comuni limitrofi dell’area nord della Provincia, in località Pizzo del Prete-Le Macchiozze-Osteriaccia-Castel Campanile nel Comune di Fiumicino.
Premesso che
· negli ultimi mesi si sono ripetutamente susseguite notizie a mezzo stampa e dichiarazioni di rappresentanti istituzionali sulla possibilità di realizzare, nel comune di Fiumicino località Pizzo del Prete-Le Macchiozze-Castel Campanile, siti atti ad ospitare inceneritori e discariche, ipotesi confermate anche da atti documentali [rif. Ordinanza del Presidente della Regione Lazio Renata Polverini N. Z0002, pag. 8, del 30/06/2011];
· tale notizia ha suscitato sconcerto e preoccupazione tra la popolazione residente del Comune di Fiumicino, e dei comuni confinanti nell’area nord della Provincia, per le inevitabili ripercussioni che tale scelta verrebbe a determinare sotto l’aspetto ambientale e sanitario in un territorio già ampiamente gravato dalla pressione dell’Aeroporto Leonardo da Vinci, nonché per l’impatto negativo che l’attività di tali impianti comporterebbe sul sistema socio-economico esistente;
Considerato che
· gli artt. 181 e 182 della legge 152/2006 (Codice dell’ambiente) indicano la gerarchia di trattamento dei rifiuti, stabilendo categoricamente che la fase dello smaltimento è “fase residuale previa verifica, da parte dell’autorità competente (regione Lazio), dell’impossibilità tecnica ed economica di esperire le operazione di recupero di cui all’art. 181”;
· il Piano Rifiuti Regionale, attualmente all’esame del Consiglio Regionale del Lazio, non prevede né una programmazione né una progettazione dettagliata a sostegno dell’obiettivo dichiarato, e previsto dalla normativa nazionale vigente del raggiungimento del 65% della raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012;
· che se fosse effettivamente raggiunto tale obiettivo si escluderebbe la necessità di individuare un sito destinato ad ereditare, per dimensioni e impiantistica, il ruolo svolto finora dalla discarica di Malagrotta e di realizzare nuovi impianti di trattamento termico dei rifiuti (inceneritori), consentendo a Roma Capitale di provvedere, all’interno dei propri confini amministrativi, alla gestione del flusso dei materiali post utilizzo;
· i rappresentanti degli Enti locali, eletti dai cittadini, sono responsabili della salute secondo l’articolo 32 della Costituzione italiana (Diritto alla salute);
· gli impianti di incenerimento sono riconosciuti come industrie insalubri (art. 216 testo unico leggi sanitarie) e ne è scientificamente provato il danno sulla salute dei cittadini e sulla flora e fauna agro-alimentare per un raggio di almeno 10/20 km a seguito delle emissioni di CO2, di polveri sottili, di diossina, comunque presenti anche nelle più attuali tecnologie;
· nel raggio di 10 km, dal sito proposto sono presenti insediamenti abitativi e centri residenziali con migliaia di cittadini e strutture ospedaliere pediatriche di crescenti dimensioni (Ospedale Bambin Gesù);
· nelle vicinanze del luogo indicato come sito idoneo ad ospitare un impianto di TMB, un inceneritore e una discarica, sono presenti istituti scolastici frequentati da centinaia di bambini e ragazzi, dall’asilo nido alle scuole superiori;
· le aree prossime al sito dove si vorrebbero realizzare le strutture di trattamento e smaltimento rifiuti, sono già penalizzate dalla presenza della discarica di Cupinoro (a circa 6 Km in linea d’aria) nonché dall’inquinamento prodotto dagli aeromobili in fase di discesa verso l’aeroporto e dalla vicinanza agli impianti di Malagrotta (16 km in linea d’aria);
· il sito individuati sono, peraltro, tutelati dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) nell’Ambito di paesaggio agrario di rilevante valore, la cui disciplina di tutela è volta alla salvaguardia della continuità del paesaggio mediante il mantenimento di forme di uso agricolo del suolo e presentano notevoli vincoli archeologici ;
· la disciplina delle azioni/trasformazioni (tab. b) delle Norme Tecniche del PTPR escludono in tale tipologia di paesaggio la realizzazione di nuove discariche in quanto non compatibile con i valori paesaggistici presenti;
· il sito dove si vorrebbero realizzare le strutture di trattamento e sversamento rifiuti risulta contiguo ad una vasta area denominata valle del Rio Palidoro e fosso delle Cascate classificata come bene paesaggistico tipizzato ai sensi dell’ art. 134, comma 1, lettera c) del D.Lgs. 42/2004 dal PTPR;
· le superfici interessate dalla localizzazione delle strutture di trattamento e sversamento rifiuti, fanno parte di un’ampia azienda agricola biologica e che nella zona sono presenti diverse altre aziende agricole la cui peculiarità e sopravvivenza verrebbe messa in discussione dalla vicinanza alla discarica e agli impianti con conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro e la scomparsa di un patrimonio ambientale straordinario salvaguardato proprio dalla destinazione ad uso agricolo;
· la Regione Lazio ha promosso numerose Leggi per sostenere le politiche agricole, biologiche e di qualità che verrebbero, invece, con questa scelta penalizzate;
· la realizzazione di tali impianti potrebbe aumentare la presenza di volatili di impedimento agli aerei in atterraggio (c.d. bird strike) al vicino Aereoporto di Fiumicino, del quale è peraltro previsto l’ampliamento, trovandosi Pizzo del Prete e Osteriaccia sotto i corridoi di discesa per l’atterraggio degli aeromobili [rif. nota UIL Trasporti Piloti prot. n. 9718/2011/TA/FMS/sp del 07/07/2011];
· con nota prot. MBAC-SBA-EM n. 7422 del 13/07/2011, il Soprintendente per i beni archeologici dell’Etruria Meridionale dott.ssa A.M. Moretti, esprime preoccupazione per la salvaguardia degli importanti siti archeologici a seguito degli Enti Locali di realizzare un inceneritore con discarica nella località Pizzo del Prete-Le Macchiozze-Oteriaccia del Comune di Fiumicino.
Preso atto che
· non esistono atti del Comune di Fiumicino, o di comuni confinanti, che approvino la realizzazione di discariche;
· il Comune di Fiumicino, con Delibera di giunta n. 111 del 23/06/2008, si era dichiarato disponibile alla realizzazione di un inceneritore di rifiuti solo in presenza di “azioni necessarie a garantire il più ampio confronto con la cittadinanza al fine di assicurare la partecipazione del pubblico alle scelte strategiche dell’Amministrazione in materia di tutela ambientale e sviluppo del territorio”;
· il comune di Fiumicino si è espresso contro l’ipotesi di discariche di rifiuti indifferenziati all’interno del proprio territorio [rif. Mozione approvata in consiglio comunale il 30/05/2011];
· i siti localizzati per l’insediamento, pur ricadendo nel territorio del Comune di Fiumicino, sono limitrofi ai territori dei Comuni di Cerveteri, di Ladispoli, di Anguillara e di Bracciano, che pertanto sono parimenti coinvolti, essendo i loro centri abitati molto vicini all’area individuata;
· anche alcuni comuni confinanti con quello di Fiumicino, a seguito delle concrete preoccupazioni dell’impatto sull’ambiente e sulla salute nel caso si realizzassero gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti, si sono già espressi contro tali scellerate ipotesi [rif. Mozione approvata dal Consiglio del Comune di Cerveteri il 26/05/2011];
· le popolazioni locali hanno chiaramente espresso la propria contrarietà, costituendosi in comitati e associazioni che hanno sostanziato nei fatti l’opposizione popolare;
· il territorio subirà un’inevitabile svalutazione immobiliare che colpirà i singoli privati e i comuni, diminuendone le potenzialità turistiche sia culturali (Cerveteri è uno dei quattro siti del Lazio dichiarati patrimonio dell’Unesco) che balneari del litorale, le potenzialità di espansione residenziale, nonché la propria vocazione alla produzione agro-alimentare d’eccellenza;
· il comune, la provincia e la regione sono stati formalmente diffidati dall’effettuare studi o perizie propedeutiche alla realizzazione dei suddetti impianti;
· assumerebbero scarsa credibilità presso la popolazione locale le iniziative e gli investimenti in materia di tutela ambientale, realizzate e in fase di realizzazione a cura degli Enti Locali e dei privati, in un periodo peraltro di difficile disponibilità economica (progetti di raccolta differenziata e di educazione ambientale);
· il Consiglio dei Ministri in data 23/07/2011 ha dichiarato lo stato di emergenza al fine di accelerare le procedure necessarie all'individuazione di un sito per lo smaltimento dei rifiuti dell'area romana, in vista della chiusura ordinata dall’Europa della discarica di Malagrotta;
· il Presidente del Consiglio dei Ministri provvederà a breve alla nomina di un Commissario straordinario incaricato di individuare ed aprire i nuovi siti che dovranno ospitare discariche per i rifiuti di Roma Capitale e dei Comuni limitrofi.
Tutto ciò premesso e considerato
il Consiglio Regionale
esprime il proprio parere negativo alla localizzazione di un inceneritore e di una discarica, a servizio di Roma Capitale e dei Comuni limitrofi dell’area nord della Provincia, in località Pizzo del Prete-Le Macchiozze-Osteriaccia-Castel Campanile nel Comune di Fiumicino;
Impegna
il Presidente e la Giunta Regionale ad attivarsi, secondo il disposto dell’art. 1, c. 1108 della L. 296/2006, affinché Roma Capitale e le altre amministrazioni comunali, palesemente lontane digli obbligatori livelli di raccolta differenziata, raggiungano con la necessaria urgenza gli obiettivi fissati dalla legge.
I CONSIGLIERI DELLA REGIONE LAZIO: