sabato 24 dicembre 2011


                                                                BUON NATALE


Babbo Natale stava consegnando ormai gli ultimi regali alle isole Hawaii, si sentiva soddisfatto perché il suo lavoro stava terminando ed era in perfetto orario.
Nell'estremo oriente il sole sarebbe sorto tra pochi minuti ma nel resto del mondo era ancora piena notte, giusto in tempo per finire e cominciare a gustare il meritato riposo del giorno di Natale.
La Voce del Grande Capo lo colse di sorpresa mentre era assorto in questi piacevoli pensieri: “Cambio di programma caro Babbo Natale” disse il Grande Capo “devi recarti subito in una località in Europa dal nome Valcanneto per recapitare un dono importante per coloro che si trovano di fronte a un Grande Pericolo e ne hanno tanto bisogno adesso”.
Ma...” provò ad abbozzare il nostro amico, ma nessuno avrebbe risposto dato che con il Grande Capo non si dialoga, si ascolta e basta. Rovistando nel suo sacco di doni, che eppure aveva appena finito di vuotare, trovò un pacco con scritto sopra: per gli abitanti di Valcanneto Tenacia e Coraggio da usare contro il Grande Pericolo.
Francamente sorpreso dal tipo di regalo che aveva fra le mani ma abituato a farsi meno domande possibili sui pensieri del Grande Capo, tirò le redini alle renne, consultò lo stradario per sapere dove diamine si trovasse Valcanneto e diresse la sua slitta a tutta velocità verso l'Italia, augurandosi di sbrigare la pratica nel minore tempo possibile.
Arrivato sul paesino, la prima cosa che pensò era quella di andare a casa del capo degli umani del luogo, chiamato in quel posto con il nome di Sindaco.
Scese dalla slitta con il pacco in mano e bussò alla porta; da dentro qualcuno urlò “non ci sono più!”. Francamente sorpreso dalla risposta ricevuta, anche se il fatto che la voce parlasse testimoniava almeno buona salute fisica, il nostro amico tornò sui suoi passi sicuro che avrebbe trovato sicuramente qualcun altro a cui recapitare il dono.
Decise allora di andare dai maggiorenti del luogo, esponenti dei Grandi Partiti Politici, e si presentò da loro con l'augurio di concludere la sua missione.
Non ne abbiamo alcun bisogno noi, abbiamo già fatto il nostro dovere: abbiamo riparato la nostra chiesa!” risposero in coro;
Sono molto felice per la vostra parrocchia, ma se il Grande Capo mi manda qui vuol dire che i problemi non li avete risolti per nulla....” provò ad abbozzare Babbo Natale;
Noi abbiamo fatto il nostro dovere, abbiamo riparato il tetto della nostra chiesa!” replicarono i maggiorenti;
Capisco, ma forse il Coraggio e la Tenacia che vi porto in dono devono essere usati per qualcos'altro di più pericoloso...” provò ancora a replicare il nostro amico, ma il rumore della porta sbattuta troncò la sua frase.
Chissà perché gli venne in mente la storiella di Giuda Iscariota e dei trenta denari, forse oggi il prezzo è quello di riparare le case o le chiese per tradire, ma doveva già pensare a come recapitare il dono entro la notte.
Vide una specie di campanile e corse lì sicuro che finalmente avrebbe trovato qualcuno pronto a ricevere il suo pacco.
Vade retro satana!” rispose secco il parroco;
Mi sembra esagerato... non so se il Mio Capo sia molto diverso dal Suo, ma devo consegnare il coraggio e la tenacia per aiutarvi a evitare il Grande Pericolo”
Falso deo che hai colonizzato il Santo Natale! Dovresti sapere che io curo le anime non il corpo del mio gregge! Vade retro!” replicò secco l'uomo nero vestito.
Questa è una sua opinione alquanto discutibile, sicuramente ritengo che il suo Capo non sarebbe d'accordo con questa idea..” provò a interloquire Babbo Natale
Se ne vada che devo preparare la funzione per l'inaugurazione della nuova parrocchia!” troncò il parroco e sbatté la porta.
Ah se è così, capisco..” rifletté il nostro amico, ricordando anche il precedente incontro con i Maggiorenti.
La questione si stava complicando troppo, allora Babbo Natale decise di bussare alle porte dei privati cittadini.
Noi non ne abbiamo bisogno perché sono tutte fandonie e il Grande Pericolo non sarà mai costruito...” risposero alcuni, mentre Babbo Natale se li guardava attonito pensando a come il Grande Capo avrebbe preso il fatto di trovare gente che si credeva sempre più intelligente e sempre più lungimirante di lui...
Noi non ne abbiamo bisogno tanto è tutto inutile, tanto è tutto già deciso....” risposero altri di fronte alla faccia paonazza del nostro amico, ormai sull'orlo di una crisi di nervi, mentre si chiedeva perché accanirsi a recapitare doni a gente che non li merita.
Tu non capisci... la Roma... la Lazio.. il campionato..” rispose infine altri ancora, ma Babbo Natale non li stette neanche più ad ascoltare..
Era nel panico, con il regalo ancora in mano senza nessuno che fosse in grado di riceverlo e di apprezzarlo mentre a est la notte cominciava lentamente a diventare più chiara.
Il primo fallimento di Babbo Natale nella sua storia millenaria?
Impossibile! Se il Grande Capo lo aveva mandato in questo posto sconosciuto con doni così preziosi era perché questa gente ne aveva veramente bisogno e perché sicuramente esistevano persone degne e pronte a riceverli.
Allora decise di giocarsi l'ultima carta disperata: chiamò a se le renne, salì sulla slitta, tirò le redini e mentre si sollevava da terra estrasse il pacco. Ne strappò l'involucro e, mentre faceva correre la slitta sopra i tetti della case di Valcanneto, comincio a rilasciare la Tenacia ed il Coraggio nell'aria in modo da farla cadere nei comignoli dei camini, sugli alberi del bosco, sull'erba dei giardini.
Se avete davvero bisogno di Tenacia e Coraggio contro il Grande Pericolo che minaccia le vostre case e le vostre famiglie, saprete trovarli e usarli!” urlava mentre versava le ultime gocce del dono sulle ultime propaggini della località.
Urlò il comando alle renne e la sua slitta scomparve verso nord proprio in tempo prima che la luce dell'alba facesse capolino dalle colline.

Quello che successe da quelle notte in poi lo sapranno solo i cittadini di Valcanneto, almeno i tanti che saranno in grado di apprezzare la Tenacia ed il Coraggio di cui abbiamo veramente bisogno.

FIUMICINO (RM)-BABBO NATALE SI SENTE MALE.-Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio

ROMA- 23 dicembre 2011-Babbo Natale, in viaggio verso la capitale, è stato vittima di un forte malore percorrendo
la via Aurelia all’altezza di Palidoro/Pizzo del Prete. Ha infatti saputo che alcuni governanti hanno intenzione di costruire qui la nuova discarica di Roma più un inceneritore,avvelenando l’intera zona e provocando malattie e tumori nella cittadinanza. E tutto a un passo dall’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù.Riportiamo di seguito la dichiarazione autentica di Babbo Natale:“Una discarica a Palidoro? Ma a chi diavolo è venuta questa idea, perdincibacco? Sono veramente indignato! Inquinare un luogo così bello, attentare alla salute dei cittadini e dei miei adorati bambini! Quando l’ho saputo ho perso i sensi, sono caduto dalla slitta e mi sono rotto un braccio e una gamba. E non mi sono rotto solo quelli! Basta discariche e inceneritori, basta con questi politici capaci solo di sporcare e avvelenare! Parola mia, hanno più corna loro di tutte le mie renne!”
NO AL PIANO RIFIUTI DI POLVERINI E ALLA MONNEZZA DI ALEMANNO NOA DISCARICHE E INCENERITORI IN TUTTO IL LAZIO SÌ ALLA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA

A cura del Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio
www.coordinamentorifiutizeroperillazio.it
inforzlazio@gmail.com

giovedì 15 dicembre 2011

mercoledì 14 dicembre 2011

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La protesta

Rifiuti, "in croce" alla Pisana
"Vogliono prorogare Malagrotta"

Rifiuti, "crocifisso" alla Pisana


Mentre dentro si discute il Piano regionale fuori la manifestazione del Coordinamento Rifiuti Zero. Il “Cristo” è uno dei manifestanti di Pizzo del Prete, Paolo Simonini, che in passato è stato un attivista di Greenpeace. E’ legato con le braccia a una croce di legno che poggia su un Golgota fatto di sacchi di spazzatura con i nomi di Albano, Guidonia, Palidoro, Passoscuro, Ladispoli

LA DENUNCIA Malagrotta, Cerroni querela Apollonio "Scempio della verità"
IERI L'assessore Di Paolo: "13 impianti e la differenziata"
LA PROTESTA "Alemanno e Polverini come Pinocchio"
LA COMMISSIONE L'ok al piano, ora decide il consiglio
L'ANNUNCIO Il sindaco di Tivoli: "Chiuderò le strade per Villa Adriana"
LA MANIFESTAZIONE Gli anti-discariche in piazza LA FOTO GALLERY

Un uomo si è "crocifisso" davanti alla sede del Consiglio regionale. Non è uno spezzone di un film di Fantozzi (una sequenza di queste venne girata proprio alla Pisana), ma è la protesta inscenata dal Coordinamento Rifiuti Zero in occasione della discussione in Consiglio regionale del Piano rifiuti. Il “Cristo” è uno dei manifestanti di Pizzo del Prete, Paolo Simonini, che in passato è stato un attivista di Greenpeace. E’ legato con le braccia a una croce di legno che poggia su un Golgota fatto di sacchi di spazzatura con i nomi di Albano, Guidonia, Palidoro, Passoscuro, Ladispoli.

"SULLE DISCARICHE TROPPI INTERESSI" - E’ vestito con un sacco nero dell’immondizia con la scritta “Sono uno zero e voglio i rifiuti zero”. Sotto la collinetta di immondizia, la scritta “I cittadini in croce per la monnezza di Roma”. “Questo è solo un assaggio della nostra protesta – ha spiegato il Cristo-Simonini – Quando partirà sul serio ogni giorno faremo in modo che uno di noi sia sulla croce, in proteste itineranti”. “Nessuno ha interesse a far passare la proposta di legge popolare sui rifiuti perché si parla di zero discariche e inceneritori – ha aggiunto – Perché ci sono troppi interessi per fare discariche e inceneritori. Se Alemanno facesse un discorso come De Magistris di rifiuti zero, e cioè vendesse la spazzatura in Olanda, dove la comprano a caro prezzo, sarebbe molto diverso”. Simonini scherza con i cronisti sulla sua “crocifissione” e sulla protesta del Coordinamento: “Vogliono prorogare Malagrotta fino a giugno, può darsi che a Pasqua ci troverete ancora qui crocifissi”. Alla Pisana ora è presente una delegazione di manifestanti in presidio. Tra i manifesti, quello con la scritta: “Rifiutate di ascoltarci? Ci rivedremo alle urne”.

martedì 13 dicembre 2011

Illustrato in aula il piano rifiuti regionale



L'Aula del Consiglio regionale12/12/11 - Iniziato al Consiglio regionale il percorso in aula del piano di gestione dei rifiuti del Lazio. La proposta di deliberazione consiliare è stata illustrata dall'assessore alle attività produttive e politiche dei rifiuti, Pietro Di Paolo. La seduta è stata sospesa e rinviata alle ore 11 di domani mattina per la discussione generale e l'esame degli emendamenti, per ora raccolti in un fascicolo di oltre 200 pagine. E' stato inoltre dato termine, dal presidente del Consiglio Mario Abbruzzese, fino alle ore 18 di oggi per la presentazione dei sub emendamenti. Presente in aula la presidente della Regione Renata Polverini.

Di Paolo, nella sua relazione, ha ripercorso la cronistoria che ha portato all'approdo alla Pisana della proposta di deliberazione consiliare. "L'esigenza di approvare il piano in quest'aula - ha detto - comincia ad avere una tempistica abbastanza stretta. Nei primi giorni di dicembre abbiamo ricevuto tramite il ministero degli affari esteri un'ulteriore lettera per sveltire le procedure di approvazione". Ciò allo scopo di evitare un'accelerazione della procedura di infrazione in sede comunitaria per la mancanza del piano rifiuti, che risale all'anno 2002.

Due gli obiettivi generali del piano: chiusura del ciclo, per sventare qualsiasi situazione di emergenza, e il completo trattamento del "tal quale" prima del conferimento in discarica (già oggetto di una procedura di infrazione europea la scorsa estate). Per realizzare ciò il documento di pianificazione prevede una serie di azioni, tra cui la principale riguarda la raccolta differenziata. Sotto il profilo quantitativo, a supporto del previsto aumento delle percentuali fino al 65% entro il 31 dicembre 2012, è stato confermato lo stanziamento di 135 milioni di euro per il triennio 2011-2013 (senza tagli, conseguenti alle tre manovre nazionali). Inoltre, tra le novità introdotte, sono state sottoscritte dalle cinque Province le linee guida per la raccolta differenziata che permetteranno di uniformare le procedure in essere nei diversi comuni del Lazio. Sotto il profilo della qualità si punta invece a potenziare la filiera del riciclo e privilegiare la raccolta domiciliare (porta a porta).

Altra azione, definita come "qualificante" da Di Paolo, è il programma straordinario per riduzione e prevenzione - adottato in Italia da Lazio e Lombardia - che si rivolge a pubblica amministrazione, imprese e famiglie. Annunciata l'implementazione dell'impiantisca, con 13 nuovi impianti intermedi (di cui 8 di compostaggio e 5 di trattamento meccanico biologico). Di Paolo ha inoltre tenuto a precisare che lo "scenario di controllo", che si attiverebbe nel caso non venissero raggiunti gli obiettivi del piano: "Non è una scorciatoia per aggirare le norme nazionali oppure quelle europee per poter prendere strade che non si ha avuto coraggio di descrivere in maniera trasparente all'interno dello scenario di piano. È semplicemente uno scenario che rafforza lo scenario di piano, ma che in qualche maniera garantisce alla programmazione del piano stesso (che, ricordo, arriva fino al 2018) e contestualizza la situazione ereditata da questa Regione per far sì che non si possano trovare situazioni di emergenza e soprattutto che la Regione non arrivi impreparata rispetto a scenari non previsti". Il mancato inserimento, invece, del 'post Malagrotta' all'interno delle previsioni della proposta all'esame dell'Aula è stato spiegato dall'assessore alle politiche dei rifiuti con il fatto che "la legge chiede di inserire nel piano i criteri preferenziali ed escludenti per l'individuazione dei siti".

Prima della relazione di Di Paolo, i consiglieri Angelo Bonelli (Verdi), Ivano Peduzzi (FdS), Giuseppe Celli (Lista civica) e Vincenzo Maruccio (Idv) hanno sottoscritto una richiesta di sospensiva del dibattito in quanto - a loro dire - sul piano non era stato sentito il comitato tecnico scientifico per l'ambiente. Di Paolo ha replicato sostenendo che il comitato aveva dato parere positivo in merito alla coerenza della bozza di piano una settimana prima della sua adozione in Giunta, successivamente l'organismo è decaduto senza essere successivamente ricostituito. La proposta di sospensiva è stata respinta a maggioranza dall'Aula.