mercoledì 25 aprile 2012

Parlamento europeo: "No all'incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati". Il commento degli addetti ai lavori

Il Parlamento europeo ha approvato la relazione per la revisione del programma d'azione in materia di ambiente. In materia di rifiuti, gli eurodeputati propongono alla Commissione l'introduzione del divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati. Eco dalle Città ha raccolto il commento di Daniele Fortini, presidente Federambiente, ed Attilio Tornavacca, direttore generale ed amministratore delegato ESPER

di Giuseppe Iasparra
lunedì 23 aprile 2012 16:55

Parlamento europeo: "No all'incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati". Il commento degli addetti ai lavori
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Il Parlamento europeo lo scorso 20 aprile ha approvato a stragrande maggioranza la relazione “sulla revisione del sesto programma d’azione in materia di ambiente e la definizione delle priorità per il settimo programma”. Con questo voto il Parlamento sollecita la Commissione europea a proporre al più presto il Settimo programma di azione ambientale dato che l'edizione attuale (il sesto) scade nel mese di luglio.

In tema di rifiuti, l'aula chiede alla Commissione europea una migliore applicazione della vigente legislazione comunitaria sui rifiuti ed obiettivi più ambiziosi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio, tra cui un netto decremento della produzione di rifiuti. Tra le richieste del Parlamento spicca inoltre l'introduzione del divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati.

Il commento degli addetti ai lavori sul divieto
Eco dalle Città ha raccolto alcuni commenti sul divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati proposto dal Parlamento europeo.

"E' una proposta coerente con la gerarchia europea e con la direttiva europea sui rifiuti - ha dichiarato Daniele Fortini, presidente di Federambiente -. Per quanto riguarda l'Italia la parte di rifiuti riciclabile o compostabile avviata a recupero energetico rappresenta però una cifra residuale. Recuperiamo infatti circa il 70% degli imballaggi, quelli che sfuggono alla raccolta sono pochi. E nei nostri forni finiscono per la maggior parte rifiuti speciali, oltre alla parte urbana che non viene riciclata (sottovagliatura del trattamento meccanico-biologico, plastiche eterogenee, indifferenziato non raffinato che non riusciamo a trattare). La preoccupazione più grande nel nostro Paese - ha sottolineato Fortini - riguarda invece le 15 milioni di tonnellate di rifiuti (su un totale di 32) che invece di essere recuperate finiscono in discarica così come sono senza nessun trattamento".

"E' certamente giusto il principio - ha commentato Attilio Tornavacca, direttore generale ed amministratore delegato della E.S.P.E.R -. Per favorire effettivamente il riciclo sarebbe molto utile stabilire a livello europeo dei criteri di progettazione degli imballaggi che possano ridurre i costi dell’attività di selezione e riciclo. In Giappone, ad esempio, il governo ha imposto di produrre solo bottiglie trasparenti ed in Europa alcuni stati hanno penalizzato o vietato l’uso di "sleevers" in PVC, le etichette coprenti dell'intera bottiglia, che rende molto problematico il riciclaggio di bottiglie di PET o in vetro. Tuttavia - ha concluso Tornavacca - trovo comunque positivo rispetto al passato il fatto che sia stabilito chiaramente come prioritario il riciclo rispetto al recupero di energia".

Gli articoli della risoluzione del Parlamento europeo riguardanti i rifiuti
Il Parlamento europeo, (...)

31. ritiene che il settimo PAA debba favorire l'introduzione di incentivi volti a sostenere la domanda di materiali riciclati, in particolare se incorporati nel prodotto finale;

32. è del parere che il settimo PAA debba prevedere la piena attuazione della legislazione sui rifiuti, in particolare il rispetto della gerarchia, garantendo coerenza con le altre politiche dell'UE; ritiene che esso debba fissare obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio più ambiziosi, tra cui una netta riduzione della produzione di rifiuti, un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati, con riferimento alla gerarchia prevista nella direttiva quadro sui rifiuti e un divieto rigoroso di smaltimento in discarica dei rifiuti raccolti separatamente, nonché obbiettivi settoriali per l'efficacia delle risorse e parametri per l'efficienza dei processi; ricorda che i rifiuti costituiscono, inoltre, una risorsa che spesso può essere riutilizzata, assicurando un impiego efficiente delle risorse; invita la Commissione a studiare come migliorare l'efficacia della raccolta dei rifiuti provenienti dai prodotti di consumo grazie a un'espansione dell'applicazione del principio della responsabilità estesa del produttore, nonché mediante orientamenti riguardanti la gestione dei sistemi di recupero, raccolta e riciclaggio; sottolinea la necessità di investire nel riciclaggio delle materie prime e delle terre rare, in quanto i processi di estrazione, raffinazione e riciclaggio delle terre rare possono avere gravi conseguenze per l'ambiente se non vengono gestiti correttamente;

33. ritiene che gli obiettivi già definiti in varie direttive in relazione alla raccolta e alla separazione dei rifiuti debbano essere ulteriormente elaborati e impostati in modo da ottenere il massimo e il miglior recupero di materiali in termini di qualità in ciascuna delle fasi del riciclaggio, vale a dire raccolta, smaltimento, pretrattamento e riciclaggio/raffinazione; (...)


Risoluzione del Parlamento europeo del 20 aprile 2012 sulla revisione del sesto programma d'azione in materia di ambiente e la definizione delle priorità per il settimo programma d'azione in materia di ambiente – Un ambiente migliore per una vita migliore

New strategy needed to reduce EU's environmental footprint - Comunicato stampa Parlamento europeo (in inglese) del 20.04.2012


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