sabato 23 luglio 2011

Cronaca del 23 luglio 2011: Fiumicino, 700 persone in corteo contro la nuova discarica di Pizzo del Prete

Anche la Soprintendenza ha dubbi sull'area scelta
per sostituire Malagrotta. Ma la Regione rassicura



Il corteo a Fiumicino (foto Faraglia)
Il corteo a Fiumicino (foto Faraglia)
ROMA - Un percorso sempre più tortuoso, per la costruzione di quella discarica a Fiumicino che dovrebbe sostituire Malagrotta. Oltre alle 12 mila firme raccolte in sei sabati consecutivi di protesta per dire «no» al sito i smaltimento a Pizzo Del Prete (che comprende anche un inceneritore) ora arrivano anche le perplessità della Soprintendenza ai Beni archeologici dell’Etruria meridionale. Rispondendo a una lettera inviata da alcuni cittadini, gli esperti sostengono che nella zona prescelta esiste una «situazione vincolistica e un elevatissimo rischio archeologico dei terreni». Difficile però sinora sapere dove effettivamente insistano le limitazioni visto che sinora non sono stati ricevuti «progetti nè comunicazioni, da parte degli enti interessati, che consentano di conoscere la perimetrazione della zona individuata per smaltire i rifiuti».
IL SITO NON IMPATTA SU VINCOLI ARCHEOLOGICI - Dall’assessore regionale alle attività produttive Pietro Di Paolo intanto arriva una prima rassicurazione: «Il sito prescelto non impatta su aree di interesse archeologico». IL SIT-IN: IN 700 A FIUMICINO - Nel frattempo continuano le proteste. L’ultima è scattata alle 10 di sabato 23 luglio: cominciata a fine giugno con il blocco dell’Aurelia, stavolta il sit-in itinerante contro la discarica a Pizzo del Prete che dovrebbe sostituire Malagrotta, si è tenuta direttamente a Fiumicino. Circa 700 i partecipanti, che hanno anche sfidato un acquazzone piuttosto violento, radunati per ribadire il loro «o alla discarica e all’inceneritore».

Sotto la pioggia (Faraglia)
Sotto la pioggia (Faraglia)
12 MIA FIRME DA CERVETERI A BRACCIANO - Il corteo, con in testa un camion, aveva come obiettivo quello di raggiungere il Comune per lasciare simbolicamente le oltre firme raccolte nell’ultimo mese e mezzo da comitati e cittadini a Fiumicino, Cerveteri, Bracciano, Ladispoli e Valcanneto contro l'impianto di smaltimento che dovrebbe sorgere nella zona nord del territorio comunale. «Mentre la giunta di centrodestra si sta sfaldando- spiegano gli organizzatori- il sindaco non dà segni di ravvedimento e la presidente Renata Polverini conferma il 'sistema Pecciolì come modello di riferimento, il comitato ha filmato tale sistema, equiparabile in buona sostanza a quello di Malagrotta».
Striscioni e fischietti contro la discarica
Striscioni e fischietti contro la discarica
MALAGROTTA, IL COMUNE RICHIEDE LA BONIFICA - Nel frattempo il Campidoglio torna ancora a sollecitare al titolare di Malagrotta, l’avvocato ottantaduenne Manlio Cerroni, la messa in sicurezza della discarica che raccoglie i rifiuti della Capitale. Bocciata dal Tar l’ordinanza «Roma Capitale - afferma il Comune in una nota - riproporrà una nuova ordinanza contenente le prescrizioni che la perizia tecnica ritiene fattibili per la sua applicazione». «Lo stesso tribunale ha infatti riconosciuto - prosegue il Campidoglio - che nell’emanare l’ordinanza, che è stata impugnata dalla Giovi srl, questa amministrazione ben opportunamente si è mossa nella direzione della salvaguardia della qualità del territorio e della pubblica salute». Alessandro Fulloni
23 luglio 2011 18:13

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