mercoledì 14 marzo 2012

Le ipotesi Tutti vogliono evitare una «Napoli bis». Le opzioni: proroga o Monti dell' Ortaccio a Valle Galeria

E a Roma c' è un' area con le carte in regola

Tira una brutta aria, a Valle Galeria: da tempo, a causa della discarica di Malagrotta, ma adesso anche per via di questa corsa contro il tempo che, da qui a breve, di certo entro giugno, porterà il ministro Clini a scegliere il sito dove far confluire - in attesa di una raccolta differenziata con percentuali migliori delle attuali... - parte dei rifiuti di Roma. Nelle ultime ore spunta una nuova proroga (di sei mesi) per la vecchia discarica. Ma forse non è un caso se i politici, quasi di ogni schieramento - da Di Stefano (Pd) a Santori (Pdl), da Nieri (Sel) a Maruccio (Idv) - invitano per tutto il giorno di ieri a «non abbandonare i cittadini» di quella zona, a «non pensare di risolvere tutto con Monti dell' Ortaccio», e via così. Perché, forse, se Roma è ridotta a questa fase di imminente emergenza, tra i siti a disposizione proprio Monti dell' Ortaccio è indicato da più parti come il candidato numero uno. Ipotesi, al momento, sia chiaro: ma di certo si tratta di quarantasette ettari, argillosi, che da un punto di vista tecnico secondo molti rappresentano i più idonei a sostituire, almeno temporaneamente, il vuoto lasciato da Malagrotta. E c' è un altro dato, che ha a che fare con la tempistica: il sito, secondo alcuni tecnici, potrebbe essere pronto nel giro di sessanta giorni, due mesi. Certo, in quella zona gli impianti industriali - e il fetore, e le conseguenze per la salute dei cittadini - non mancano. E poi sia il sindaco Gianni Alemanno sia il presidente del Lazio Renata Polverini, hanno usato parole definitive riassumibili, più o meno, con lo slogan: «Mai più una nuova Malagrotta». Solo che adesso, con l' intervento del ministero, la sensazione è che una soluzione sarà trovata davvero: e in fretta. E sull' orlo dell' emergenza, si sa, non esiste rimedio indolore. Tra le ipotesi alternative, potrebbe esserci Pizzo del Prete (150 ettari in zona Fiumicino, ma due anni di lavori). O anche quelle - in realtà remote e costose - di impacchettare i rifiuti e metterli sui treni diretti al Nord, o sulle navi. Di certo, la vicenda rifiuti è arrivata qui: con una differenziata che, in città, ha cinque metodi di raccolta e risultati di molto inferiori a quelli prefissati (siamo neanche al 20 per cento). Così, il nuovo sito potrebbe essere quello vecchio, o uno lì accanto. In ogni caso, a Valle Galeria, sempre di più, tira una brutta aria. Alessandro Capponi RIPRODUZIONE RISERVATA **** 18L' obiettivo di arrivare al 65 per cento di raccolta differenziata appare lontanissimo: nel Lazio è intorno al 20, a Roma vicino al 18

Capponi Alessandro

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