martedì 19 luglio 2011

Polverini: Peccioli è 'un gioiellino da imitare'

Ma, mentre la presidente Polverini si lascia andare ad affermazioni folkloristiche  
( "questa discarica non puzza ") i cittadini legolesi danno vita a manifestazioni contro il progetto di ampliamento della discarica. Valli a capire!


DOMENICA, 17 LUGLIO 2011


Pagina 8 - Pontedera

PRIMA DELLO SHOW DI PANARIELLO

I comitati anti-discarica protestano all’anfiteatro
 PECCIOLI. La visita del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, alla discarica di Legoli ha dato nuova polvere alle polemiche portate avanti in questi giorni dai comitati ambientalisti contro il progetto di ampliamento della discarica voluto dal presidente della Belvedere, Renzo Macelloni.
 La situazione, anche se il progetto molto probabilmente avrà l’ok della Provincia tra pochi giorni, si fa piuttosto delicata. E stasera cittadini e comitati manifesteranno durante lo spettacolo di Giorgio Panariello in programma all’anfiteatro Mazzola. Saranno distribuiti volantini contro l’ampliamento della discarica. Non mancheranno striscioni di protesta alcuni dei quali peraltro sono stati esposti anche in occasione di un recente concerto dei Pooh, sempre nel corso della rassegna Undici lune, organizzata dal Comune e dalla Fondazione Peccioliper con la sponsorizzazione principale di Belvedere.
 Le forze dell’ordine hanno organizzato un servizio per garantire l’ordine pubblico. È stata in parte modificata la viabilità di accesso all’anfiteatro dove peraltro sono attese circa tremila persone.

DOMENICA, 17 LUGLIO 2011


Pagina 8 - Pontedera

DISCARICA DI LEGOLI/1
GIACOMO ZITO   DOMENICO PANDOLFI   CONSIGLIERI PDL


DISCARICA DI LEGOLI/1
Serve un’indagine
sanitaria subito

 Nei giorni in cui gli organi competenti stanno assumendo cruciali e definitive decisioni circa l’ampliamento della discarica di Legoli, la stampa, locale e non, dedica intere pagine al “miracolo pecciolese”, alla trasformazione dei rifiuti in oro e cioè alle tante strutture costruite grazie ai proventi della discarica (piscine, centri polivalenti, piste ciclabili ecc. delle quali, peraltro, usufruiscono principalmente, se non unicamente, gli abitanti del capoluogo mentre non solo un euro è stato investito in opere di riqualificazione e mitigazione ambientale del sito ove sorge la discarica), alla lungimiranza degli amministratori passati ed attuali, ed insomma a un modello da esportare ed imitare in modo non solo da evitare il disastro dell’area napoletana e casertana ma tale da portare ricchezza al Comune, alla collettività amministrata e a coloro che sono stati così intelligenti da acquistare le azioni della Belvedere Spa.
 Nessuno si domanda se le opere, frutto dei legittimi proventi della discarica di Legoli, non siano oggi all’origine di un ampliamento nei fatti senza fine, considerato che la chiusura della discarica porterebbe all’immediato dissesto del bilancio comunale tanto lo stesso risulta “drogato” da tali entrate che consentono un “tenore” di vita che nessun altro ente di pari dimensioni può permettersi. Nessuno si domanda come sia stato facile far digerire una devastazione ambientale quale quella compiuta in una frazione del Comune a 7 o 8 km dal capoluogo in cui risiedono più di 300 abitanti il cui consenso evidentemente è considerato trascurabile. Nessuno si domanda perché si ritenga tanto più semplice ampliare la discarica di Legoli piuttosto che procedere alla costruzione di inceneritori che ovviamente andrebbero localizzati in ben altri e più popolosi ambiti territoriali. Non apparteniamo alle schiere del “Nimby”, e riteniamo che ogni territorio si debba far carico del comune modo di vivere, produrre e consumare. Su un punto non concediamo sconti: l’impatto di determinate decisioni sulla salute della gente che ci vive.
Oggetto dell’indagine deve essere uno studio di Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) su coloro che risiedono nelle immediate vicinanze della discarica, e cioè su i residenti a Legoli. Non si chiede nulla di trascendentale: al contrario, stiamo parlando di una piccola comunità seguita dallo stesso medico di medicina generale e che gravita, per quanto riguarda i servizi ospedalieri, sull’Ospedale “Lotti” di Pontedera o, al più, sull’Azienda Ospedaliera Pisana. Non conosciamo le ragioni per cui una tale indagine non sia stata direttamente richiesta dai promotori dell’intervento di ampliamento.
Giuseppe Amodei Monica Cacelli

DISCARICA DI LEGOLI/2
Mercoledì in Regione
voteremo contro

 La gestione dei rifiuti in Toscana, con gli adempimenti previsti dalla legge del 2007, è ancora al punto di partenza con la conseguenza che in questa fase di transizione alcune amministrazioni provinciali assumono decisioni non in linea con la normativa vigente.
Esempio eclatante è quello della discarica di Peccioli la cui società di gestione, in assenza del piano interprovinciale dell’Ato Costa, ha presentato una richiesta di ampliamento di 4 milioni 490mila metri cubi che ne porteranno la capienza dagli attuali 3milioni 750 mila a più di 8 milioni di metri cubi: praticamente una nuova discarica a tutti gli effetti.
 La Giunta regionale è immobile, non prende decisioni e non parla più di emergenza rifiuti. Eppure, la stessa assessore Bramerini più volte ha affermato che entro breve tempo ci saremmo trovati in una situazione di emergenza e che quindi occorreva procedere alla realizzazione degli impianti previsti dai piani interprovinciali.
 Ad oggi, mentre nulla è stato fatto, si pensa di risolvere i problemi gravi che abbiamo nello smaltimento dei rifiuti con la realizzazione di nuove discariche, in contrasto con la filosofia della legge del 2007 che sosteneva una forte spinta nella raccolta differenziata e nella realizzazione di impianti di termovalorizzazione.
 Da qui la nostra opposizione all’ampliamento della discarica di Peccioli mentre nella mozione, che sarà discussa mercoledì 20 in aula, si impegna la Giunta regionale a intervenire con forte determinazione nei confronti degli Ato e delle province per verificare lo stato di attuazione degli impegni previsti dalla legge regionale; a verificare il raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata nonché lo stato di programmazione e progettazione degli impianti di smaltimento; ad attuare il potere sostitutivo della Regione nel caso che gli enti locali risultino inadempienti; nel caso particolare di Peccioli, a intervenire sulla Amministrazione provinciale di Pisa perché non rilasci alcuna autorizzazione per nuovi ampliamenti o nuovi impianti presso tale discarica.
Giuseppe del Carlo Udc Regione Toscana

DISCARICA DI LEGOLI/3
Era meglio se Polverini
chiedeva ai legolesi...

 Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha visitato la discarica di Legoli. Di fronte ad una nutrita schiera di giornalisti sembra che la signora Polverini non abbia esitato a definirsi «stupita per l’assenza di cattivo odore» e a dichiarare che la discarica di Legoli è «un gioiello» e «un modello» da esportare anche nel Lazio. Ognuno è libero di pensare quel che vuole, ma crediamo che Polverini abbia commesso un grave errore. Forse avrebbe fatto meglio a ritagliarsi cinque minuti per prendere un caffé a Legoli e fare due chiacchere con chi, da più di trent’anni, vive a meno di due chilometri dalla discarica.
 Molte persone le avrebbero potuto spiegare con maggior cognizione di causa e maggior verità quali sono i veri “odori” che escono da quel “gioiellino di discarica” (soprattutto quando non ci sono ospiti illustri) e quali sono tutti i reali “benefici” che i cittadini di Peccioli ne hanno tratto in questi ultimi trenta anni.
 A tutti coloro che vogliono davvero informarsi su quale sia la situazione a Legoli e Peccioli, consigliamo di fare altrettanto.
 Peccioli è un paese di nemmeno 5.000 abitanti e, nonostante tutto “l’oro” proveniente dalla discarica, la maggioranza dei pecciolesi si sta ribellando con forza contro quello che più volte è stato definito il “sistema dei rifiuti” e contro tutti coloro che vogliono ampliare questa discarica per fare di Legoli e di Peccioli “la pattumiera della Toscana”.
 Se il nostro paese fosse davvero “il paradiso” descritto da Macelloni, da Crecchi o dalla Polverini, credete davvero che tutta questa gente si ribellerebbe così?
 Prima di andarsene, sembra che la Polverini abbia dichiarato anche che «nel nostro paese troppe persone parlano di ciò che non conoscono».
 Non ci resta che aggiungere: “Parole sante!”
Vincenzo Di Sandro Peccioli Libera 

LUNEDÌ, 18 LUGLIO 2011


Pagina 0 - Pontedera

Peccioli. Striscioni, lenzuola e manifestanti vestiti da sacchetti dell’immondizia

La protesta diventa show

Iniziativa dei comitati contro l’ampliamento della discarica

 PECCIOLI. La protesta cerca audience. E va in scena prima dello spettacolo. I comitati che lottano contro l’ampliamento della discarica di Legoli (4 milioni e mezzo di metri cubi) hanno inscenato ieri una protesta-show, con striscioni, sacchetti di rifiuti e palloncini. È accaduto prima dello spettacolo di Giorgio Panariello, organizzato dalla Belvedere, la società che gestisce la discarica nell’anfiteatro nato proprio all’interno della struttura dove vengono smaltiti i rifiuti.
CHIELLINI A PAGINA 2 E IN CRONACA

LUNEDÌ, 18 LUGLIO 2011


Pagina 2 - Pontedera

Panariello “diventa” megafono della protesta

Manifestazione dei Comitati che lottano contro l’ampliamento della discarica
 PECCIOLI. Alla pari. Usando le stesse armi. I Comitati che, in Alta Valdera stanno lottando per evitare che il progetto di ampliamento della discarica di Legoli diventi realtà, hanno usato un sistema plateale, spettacolare per divulgare la propria protesta. Hanno “sfruttato” lo stesso canale che la Belvedere, società che gestisce la discarica, utilizza per promuovere tutte le iniziative che mette in campo. Anche grazie ai proventi della discarica. Ieri sera nel cartellone di “Undici lune” c’era Panariello. Il comico toscano, si sa, richiama gente. C’era il sold-out da giorni. Un bel megafono, per la protesta anti-ampliamento. Vestiti con sacchetti dei rifiuti, hanno cercato di far sapere - a chi andava allo spettacolo - il loro messaggio contro la discarica. C’è chi era vestito con sacchetti dei rifiuti. Chi agitava vistori stendardi ricavati da lenzuola. «Meno discariche, più differenziata», uno dei messaggi. E, ancora, «Più prati verdi, meno fanghi neri”. E palloncini che sono stati fatti volare, con attaccati altri slogan: tutto per dire no, all’ampliamento chiesto per la discarica di Legoli.
ALTRO SERVIZIO A PAGINA 9
 
LUNEDÌ, 18 LUGLIO 2011



Pagina 9 - Toscana

Striscioni, slogan e sacchetti della spazzatura

Sit-in allo show di Panariello contro l’impianto di Peccioli
SABRINA CHIELLINI

 PECCIOLI. Sacchetti dell’immondizia come abiti o al collo, volantini e striscioni alla mano. Dopo una comparsata al concerto dei Pooh, i comitati anti-discarica di Legoli sono entrati di nuovo sulla scena. Lo show di Giorgio Panariello, sold out garantito per la rassegna “Undici Lune” organizzata dal Comune e sponsorizzato da Belvedere, non poteva essere occasione migliore.
 La visibilità era garantita: quasi tremila i biglietti venduti con spettatori arrivati non solo dalla provincia di Pisa. Il Comitato tutela ambientare dell’Alta Valdera, insieme al Comitato di Legoli e Peccioli e al Movimento di tutela dell’ambiente e territorio di Montefoscoli, non se la sono lasciata sfuggire. Hanno usato le stesse armi di Belvedere. Si sono serviti, pur rovesciandone il punto di vista, della stessa tecnica comunicativa servita a Comune e Belvedere per creare eventi intorno e grazie alla discarica le cui entrate (circa dieci milioni di euro all’anno vanno al Comune) hanno reso possibili opere pubbliche e una qualità dei servizi migliore di quella di altri piccoli centri le cui casse sono quasi sempre in rosso. Nella discarica ha suonato - non s’era mai visto prima - il pianista statunitense Charles Rosen ed è stata organizzata una sfilata di moda. Di tutto, di più.
 La manifestazione di protesta contro l’ampliamento era annunciata: senza discarica, si chiedono i comitati, regge il sistema Peccioli?. Ai cittadini non va giù l’idea di altri 4 milioni e mezzo di metri cubi di rifiuti che assicurano all’impianto vita per altri venti anni. Il progetto comunque sta per avere l’ok della Provincia di Pisa e gode del placet della Regione. La visita del presidente della Regione Lazio Renata Polverini - con tanto di giornalisti romani al seguito - le lodi tessute al modello di gestione della discarica di Legoli, peraltro una delle poche in Italia a vantare la certificazione Emas nel rispetto dell’ambiente hanno dato ulteriore vigore alle proteste.
 Gli abitanti di Legoli e i comitati, in parte sostenuti da una corrente interna al Pd, partito del sindaco Silvano Crecchi e della maggioranza al governo del comune, chiedono garanzie per la salute dei cittadini. A spaventarli è anche il progetto che unisce Belvedere a Ecofor e Pontedera sulla sperimentazione del dissociatore molecolare. Non ci sono studi, indagini epidemiliogiche - dicono - che possano escludere rischi per chi abita vicino alla discarica realizzata quasi vent’anni fa fa sulle colline dell’Alta Valdera, nel tipico paesaggio toscano.
 Dall’altra parte Comune e Belvedere rivendicano le loro scelte. La discarica produce energia elettrica da biogas e energia termica recuperata dai motori che viene inviata al teleriscaldamento di Legoli e al sistema di trattamento del percolato. In un momento di crisi sul piano occupazionale Belvedere garantisce un’occupazione a 340 persone. L’impianto gestisce fino a mille tonnellate di rifiuti al giorno provenienti da più province. Attività di Belvedere nel settore delle energie rinnovabili e nella promozione culturale attraverso la fondazione PeccioliPer, che ha organizzato “Undici lune” nell’anfiteatro sotto le stelle. Una ribalta per artisti famosi e ora anche per i Comitati anti-discarica.



Messaggio proveniente dal Comitato tutela ambientale Alta Valdera.
http://groups.google.com/group/Comitato_tutela_ambientale_Alta_Valdera


2 commenti:

  1. Ho seguito sui giornati la protesta e mi è sembrato strano che molti dei manifestanti non fossero affatto del luogo. La cosa che mi è stata riferita da Pecciolesi, quindi fonti certe. Credo che di base ci sia una reazione di tipo POLITICO e non di natura ambientalista, come ci vogliono far credere. E' interessante questa "manipolazione" di tematiche ecologiche...si vede sempre più spesso in giro.. forse perchè ha molta presa sui cittadini non informati.

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  2. Hai ragione caro Giorgio su 300 e più manifestanti di pecciolesi ve ne erano forse 150, io ero presente come pecciolese e lo so per certo.
    In effetti a Peccioli la partecipazione poteva essere superiore rispetto a quella dimostrata. Una lettura approssimativa e superficiale, e questa è la tua interpretazione, potrebbe essere quella che la popolazione è d'accordo con la discarica. Di fatto il problema è un altro: vi è una paura diffusa e inibitoria creata ad arte che regna sovrana. Chi gestisce il potere da oltre 20 anni, e sappiamo come, ha usato pure sapientemente un sistema di purghe di tipo staliniano. Questo è il "Sistema Peccioli", lasciamo che i pochi cittadini, denominati talebani sempre dallo stesso soggetto, possano democraticamente esprimersi e svegliare quelle coscienze ormai assopite.
    GPL

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