Rifiuti, protesta alla Pisana
comitati occupano l'aula
Dopo oltre un'ora di occupazione, i comitati contro la discarica di Malagrotta e gli inceneritori hanno registrato una vittoria: il 13 e il 14 ottobre si terrà il Consiglio straordinario sui rifiuti". Tutti i capigruppo presenti all’incontro hanno firmato un documento in cui si impegnano affinché le decisioni assunte oggi vengano rispettate dal Presidente del Consiglio regionale, il quale presenterà la proposta ai capigruppo venerdì o lunedì. Il presidio del coordinamento rifiuti zero era cominciato già nel pomeriggio.
"La terra e l'aria sono la nostra vita". “Sì differenziata” e poi “Bruciate il piano rifiuti e niente altro. Passoscuro resiste” e “In nome del popolo inquinato: mai più Malagrotta”. Il Coordinamento rifiuti zero per il Lazio, i Verdi e diverse altri comitati e associazioni hanno manifestato alla Pisana, all’ingresso del Consiglio regionale, con questi striscioni. “Protestiamo contro le scelte scellerate della Regione sulle politiche dei rifiuti”, hanno dichiarato.
Dopo circa un'ora una delegazione di manifestanti è stata ricevuta in consiglio dai capigruppo dell'opposizione. Nessun segnale invece da quelli di maggioranza. Per tale ragione, i comitati hanno chiesto la sospensione dell'incontro in attesa di capire se dal centrodestra c'è una chiusura politica oppure se esistono margini per un incontro. E' stato Montino del Pd a informare la maggioranza della posizione dei comitati. Hanno atteso una risposta, la tensione è cresciuta e i comitati hanno occupato l'aula minacciando di non uscire dal palazzo finché non venisse convocato ufficialmente un consiglio regionale sui rifiuti.
“Dopo le notizie che sono state rese note sullo studio dell’Ispra, sull'insostenibilità del livello degli inquinanti a Malagrotta, non si può più aspettare – dice Nando Bonessio, presidente regionale dei Verdi – Il piano rifiuti individua il binomio discariche-inceneritori, ma questa non sarà proprio una soluzione veloce. Ci sarà infatti una resistenza forte dei cittadini e temiamo si arrivi a un alto scontro sociale. Il commissario dovrebbe usare la sua autorità per convincere le istituzioni a modificare il piano dei rifiuti, portando tra l’altro ad approvare norme di contenimento della loro produzione, l’obbligo del riuso e della differenziata porta a porta in tutti i Comuni e la realizzazione degli impianti di compostaggio. Se si seguirà questa strada allora ci sarà un punto di partenza per un dialogo con le comunità”.
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